– EDIZIONE 2025

Dal 9 al 11 maggio 2025 si svolgerà la sesta edizione del Festival della Cultura Umanistica con il titolo “6° Simposio – Tra Eracle ed Ermes: le frontiere dell’umano nell’era della complessità”.

A seguito del successo delle edizioni precedenti, l’Istituto Marsilio Ficino prosegue il suo percorso fatto di conversazioni, lectiones magistrales, dialoghi, letture e momenti musicali.

Il Festival di quest’anno si pone nella prospettiva dei “limiti”. Da un lato Eracle, l’eroe dalla forza invincibile e dall’energia straripante che compie imprese straordinarie, ma pone anche agli estremi confini del mondo noto … li suoi riguardi, / acciò che l’uom più oltre non si metta  (Inferno XXVI 108, sg.). Dall’altro Ermes, il dio che porta i messaggi degli dèi e quindi si muove ovunque; è astuto, ha mille risorse intellettuali e alla fine della vita accompagna le anime oltre il limite dell’esistenza.

La forza e l’intelligenza, il Confine estremo e l’Otre inquietante. Fra questi poli carichi di significato si muove la ricerca di un senso, di un valore, di un fine della creatura umana, affamata di conoscenza, disposta a tutto pur di oltrepassare i propri “limiti”, ma timorosa di un ignoto che sembra farsi sempre più vicino e connaturato alle proprie insopprimibili “esigenze di scoperta”.

E dunque il Limite è un ostacolo o una risorsa? Dove collocheremo il prossimo limes, la nuova frontiera della scienza, delle tecniche e dell’etica? Intorno a queste domande si snoderà il percorso di un Festival che aspira a farsi occasione di risposte, ma soprattutto fonte di nuove sensibilità.

Fra Eracle ed Ermes: frontiere dell’Umano nell’Era della Complessità

si pone nella prospettiva dei “limiti”. Da un lato Eracle, l’eroe dalla forza invincibile e dall’ energia straripante che compie imprese straordinarie, ma pone anche agli estremi confini del mondo noto … li suoi riguardi, / acciò che l’uom più oltre non si metta (Inferno XXVI 108, sg.).

Dall’altro Ermes, il dio che porta i messaggi degli dèi e quindi si muove ovunque; è astuto, ha mille risorse intellettuali e alla fine della vita accompagna le anime oltre il limite dell’esistenza, le porta nelle cupe regioni dell’oltretomba, lui che attraversa l’etere luminoso e aperto e non teme le distanze.

La forza e l’intelligenza, il Confine estremo e l’Otre inquietante. Fra questi poli carichi di significato si muove la ricerca di un senso, di un valore, di un fine della creatura umana, affamata di conoscenza, disposta a tutto pur di oltrepassare i propri “limiti”, ma timorosa di un ignoto che sembra farsi sempre più vicino e connaturato alle proprie insopprimibili “esigenze di scoperta”.

Una dialettica continua fra voluntas noscendi e cupio dissolvi, fra horror vacui e studium vitae animata dal soffio possente d’un fatale andare, / oltre la morte; … (Alexandros, 34, sg.).

E così i “limiti” diventano “frontiere”, “termini”, che, se da un lato dividono e separano, dall’altro sembrano provocare e chiedere di essere scardinati e rifondati in una dialettica insanabile fra creatività e responsabilità, fra potenza e inganno, fra illusione e angoscia, fra timore e fiducia.

L’Umano, l’Anthròpinon, si fa quindi, spazio dell’infinito, ma si riconosce anche come ristretto territorio che non accetta di essere “contenuto”.

E dunque il Limite è un ostacolo o una risorsa? Dove collocheremo il prossimo limes, la nuova frontiera della scienza, delle tecniche e dell’etica? Intorno a queste domande si snoderà il percorso di un Festival che aspira a farsi occasione di risposte, ma soprattutto fonte di nuove sensibilità.

Puoi consultare il programma completo del Festival della Cultura Umanistica 2025 qui.

L’evento si svolgerà in una tensostruttura in p.zza Marsilio Ficino e sarà visibile in diretta sul  canale YouTube del Festival della Cultura Umanistica.

EDIZIONE 2025

Dal 9 al 11 maggio 2025 si svolgerà la sesta edizione del Festival della Cultura Umanistica con il titolo “6° Simposio – Tra Eracle ed Ermes: le frontiere dell’umano nell’era della complessità”.

A seguito del successo delle edizioni precedenti, l’Istituto Marsilio Ficino prosegue il suo percorso fatto di conversazioni, lectiones magistrales, dialoghi, letture e momenti musicali.

Il Festival di quest’anno si pone nella prospettiva dei “limiti”. Da un lato Eracle, l’eroe dalla forza invincibile e dall’energia straripante che compie imprese straordinarie, ma pone anche agli estremi confini del mondo noto … li suoi riguardi, / acciò che l’uom più oltre non si metta  (Inferno XXVI 108, sg.). Dall’altro Ermes, il dio che porta i messaggi degli dèi e quindi si muove ovunque; è astuto, ha mille risorse intellettuali e alla fine della vita accompagna le anime oltre il limite dell’esistenza.

La forza e l’intelligenza, il Confine estremo e l’Otre inquietante. Fra questi poli carichi di significato si muove la ricerca di un senso, di un valore, di un fine della creatura umana, affamata di conoscenza, disposta a tutto pur di oltrepassare i propri “limiti”, ma timorosa di un ignoto che sembra farsi sempre più vicino e connaturato alle proprie insopprimibili “esigenze di scoperta”.

E dunque il Limite è un ostacolo o una risorsa? Dove collocheremo il prossimo limes, la nuova frontiera della scienza, delle tecniche e dell’etica? Intorno a queste domande si snoderà il percorso di un Festival che aspira a farsi occasione di risposte, ma soprattutto fonte di nuove sensibilità.

Fra Eracle ed Ermes: frontiere dell’Umano nell’Era della Complessità

si pone nella prospettiva dei “limiti”. Da un lato Eracle, l’eroe dalla forza invincibile e dall’ energia straripante che compie imprese straordinarie, ma pone anche agli estremi confini del mondo noto … li suoi riguardi, / acciò che l’uom più oltre non si metta (Inferno XXVI 108, sg.).

Dall’altro Ermes, il dio che porta i messaggi degli dèi e quindi si muove ovunque; è astuto, ha mille risorse intellettuali e alla fine della vita accompagna le anime oltre il limite dell’esistenza, le porta nelle cupe regioni dell’oltretomba, lui che attraversa l’etere luminoso e aperto e non teme le distanze.

La forza e l’intelligenza, il Confine estremo e l’Otre inquietante. Fra questi poli carichi di significato si muove la ricerca di un senso, di un valore, di un fine della creatura umana, affamata di conoscenza, disposta a tutto pur di oltrepassare i propri “limiti”, ma timorosa di un ignoto che sembra farsi sempre più vicino e connaturato alle proprie insopprimibili “esigenze di scoperta”.

Una dialettica continua fra voluntas noscendi e cupio dissolvi, fra horror vacui e studium vitae animata dal soffio possente d’un fatale andare, / oltre la morte; … (Alexandros, 34, sg.).

E così i “limiti” diventano “frontiere”, “termini”, che, se da un lato dividono e separano, dall’altro sembrano provocare e chiedere di essere scardinati e rifondati in una dialettica insanabile fra creatività e responsabilità, fra potenza e inganno, fra illusione e angoscia, fra timore e fiducia.

L’Umano, l’Anthròpinon, si fa quindi, spazio dell’infinito, ma si riconosce anche come ristretto territorio che non accetta di essere “contenuto”.

E dunque il Limite è un ostacolo o una risorsa? Dove collocheremo il prossimo limes, la nuova frontiera della scienza, delle tecniche e dell’etica? Intorno a queste domande si snoderà il percorso di un Festival che aspira a farsi occasione di risposte, ma soprattutto fonte di nuove sensibilità.

Puoi consultare il programma completo del Festival della Cultura Umanistica 2025 qui.

L’evento si svolgerà in una tensostruttura in p.zza Marsilio Ficino e sarà visibile in diretta sul  canale YouTube del Festival della Cultura Umanistica.

EDIZIONE 2025